Prevenzione di tumori femminili (tra i 40-50 anni)
È tra i 40 e i 50 anni che si registra un primo aumento dell’incidenza dei tumori femminili, anche se il picco si verifica solo dopo i 50 anni. In questo decennio – che con l’allungamento della vita media nei Paesi Occidentali corrisponde al periodo più intenso della vita di una donna – non bisogna abbandonare le buone abitudini in materia di prevenzione e di corretti stili di vita. Per esempio, è sempre utile smettere di fumare, o mantenere il peso forma (il che permette di ridurre il rischio di alcuni tumori come quello del seno e dell’endometrio, oltre al rischio cardiovascolare).
PAP-TEST – UTERO
Il Pap-test è un esame veloce (dura solo qualche minuto) e poco invasivo che permette di riconoscere le cellule che precedono l’insorgenza di un tumore o di identificare la presenza di un tumore della cervice uterina e del collo dell’utero in fase molto precoce.l rischio di tumore della cervice uterina aumenta con l’aumento dell’età e in corrispondenza dell’attività sessuale e raggiunge i livelli massimi proprio nella fascia di età compresa tra 40 e 50 anni. È dunque molto importante che in questa fase della loro vita le donne non abbandonino l’abitudine di effettuare il Pap-test ogni due-tre anni.
HPV – UTERO
L’HPV test è un esame veloce e indolore. Consente di individuare la presenza del DNA del virus del papilloma umano (HPV) nelle cellule della cervice uterina. È un esame molto importante dal momento che tale virus, presente in circa 100 varianti (ceppi), è considerato uno dei maggiori responsabili delle lesioni sia benigne (per esempio condilomi e papillomi) sia maligne (tumori) della cervice. Il rischio di contrarre un’infezione da HPV diminuisce con l’avanzare dell’età. Oggi questo esame viene prescritto solo in caso di risultato anomalo del Pap-test, che resta il principale strumento di controllo e diagnosi precoce delle patologie dell’utero. Il rischio di tumore della cervice uterina è massimo nelle donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni, per le quali è molto importante quindi continuare a sottoporsi a Pap-test ogni due, o tre anni e completare un eventuale risultato positivo o, poco chiaro anche con il test per la ricerca del DNA dell’HPV.
Visita ginecologica – Ovaio, Utero, Endometrio
Ogni donna dovrebbe sottoporsi con regolarità e con cadenza annuale a una visita ginecologica. Con questa semplice visita è infatti possibile prevenire molti disturbi legati alla sfera ginecologica e verificare, per esempio, la regolarità del ciclo mestruale. A partire dai 45 anni infatti le irregolarità del ciclo possono rappresentare le prime avvisaglie della menopausa imminente, ma potrebbero anche indicare patologie di altro genere: in molti casi bastano semplici esami come l’ecografia (ogni due anni), che il ginecologo effettua nel proprio studio, per chiarire ogni dubbio.
Visita senologica – Seno
La visita senologica consiste nell’esame clinico completo del seno da parte di un medico specializzato, è una metodica semplice e indolore che viene effettuata nello studio del medico senza l’ausilio di particolari strumenti. Questo tipo di valutazione da sola non è in genere sufficiente a formulare una diagnosi precisa, ma può sicuramente essere utile per chiarire situazioni un po’ sospette e poco chiare. Fino ai 40 anni di età non è necessario sottoporsi periodicamente alla visita dal senologo, mentre dopo i 40 l’appuntamento annuale è molto consigliato, anche se l’esame può essere fatto benissimo da un ginecologo esperto. In alcuni casi è anche opportuno sottoporsi a una mammografia. O a una ecografia. Soprattutto se si sospetta una familiarità, ovvero in presenza di mamma e sorelle con un tumore al seno o nelle pazienti portatrici di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2.
Autopalpazione – Seno
L’autopalpazione è un esame che permette alla donna di conoscere profondamente l’aspetto e la struttura normale del proprio seno. Quindi di poter cogliere precocemente qualsiasi cambiamento. In particolare, l’esame si svolge in due fasi: l’osservazione, che permette di individuare mutazioni nella forma del seno o del capezzolo, e la palpazione che invece può far scoprire la presenza di piccoli noduli che prima non c’erano. Tra i 40 e i 50 anni l’incidenza (cioè il numero di nuovi casi) del tumore del seno aumenta in modo rapido e costante. Le donne in questa fascia di età non possono rinunciare alla prevenzione che parte già con l’autopalpazione. Questo esame però da solo non basta! Deve essere abbinato, quando arriva l’età consigliata, a visite senologiche ed esami strumentali più precisi come ecografia o mammografia.